Manolo Portanova, accusato di violenza sessuale di gruppo nel dicembre 2022, è stato condannato in I grado. La FIGC sospende il giudizio.
Manolo Portanova aspetta la fine del processo penale e la FIGC si adegua. La Federazione, attraverso la Corte Federale d’Appello, rimanda qualsiasi conclusione agli esiti dell’iter giudiziario in ambito penale prima di esporsi nuovamente. Il centrocampista della Reggiana, in prestito dal Genoa, nel gennaio 2022 è stato accusato di violenza sessuale di gruppo insieme ad altre tre persone.
Il processo lo ha poi condannato in primo grado, si stanno verificando tutte le testimonianze e gli incartamenti. Portanova, dal canto suo, si è sempre dichiarato innocente. Non è bastato ad evitare il primo esito. Anche la famiglia si è sempre mostrata accanto al calciatore. Diverso atteggiamento da parte dei club.
Manolo Portanova, la FIGC prende tempo
Il Genoa ha dovuto cederlo altrove perchè non poteva più sopportare la pressione dei tifosi che chiedevano senza mezze misure l’allontanamento del giocatore. Il Grifone, che ha preferito mantenere un atteggiamento garantista fino all’ultimo, lo ha tenuto nella lista dei convocati per poi cederlo in prestito alla Reggiana.
Altrimenti ogni volta sarebbe stato uno stillicidio. Fischi e insulti partita dopo partita. Anche per questo Portanova attende risposte. In un senso o nell’altro occorre capire come comportarsi. Se il ragazzo dovesse essere prosciolto, ci sarebbe la possibilità di una ripartenza. Altrimenti anche la sua reputazione – oltre alla fedina penale – sarebbe compromessa.
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In attesa di una sentenza
In entrambi i casi deve saperlo. Questo limbo perenne non fa altro che logorare il giocatore e chi gli sta accanto. I tempi processuali, però, sono chiari. La FIGC prende le distanze senza assumere una posizione ben precisa. Una volta stabilità la sentenza si deciderà cosa fare anche in ambito sportivo. Per il momento Portanova resta al suo posto, ma quella con il suo futuro è una partita tutt’altro che chiusa. Da qualsiasi parte la si veda.