Inter, Inzaghi vede lo Scudetto e pensa al futuro. Lo stesso fa la società che studia un adeguamento per il tecnico e gli uomini chiave.
L’Inter vede la seconda stella sul petto. Lo Scudetto è sempre più vicino. I nerazzurri hanno fatto una stagione da record: 75 punti finora, 70 gol fatti, 13 gol subiti e una differenza reti pari a +57. Bottino che Inzaghi vorrà coltivare: la Champions League non è arrivata e non ci sarà nessuna rivincita dopo la sconfitta con il City dello scorso anno, ma c’è ugualmente la possibilità di rifarsi con uno Scudetto sul petto.
Successo che rinfrancherà il tecnico nerazzurro, ora in grado di trattare un rinnovo che sembra essere nell’aria da mesi. L’allenatore lo scorso anno, soprattutto a gennaio, sembrava sul punto di lasciare. Poi le cose si sono rimesse in carreggiata e l’Inter ha saputo mettere le basi per essere la macchina perfetta che si è dimostrata fino ad oggi.
Inter, rebus rinnovi: tutti i nomi in sospeso
Attualmente serve solo una formalità che possa consentire di andare avanti nella stessa direzione: un rinnovo contrattuale che rispecchi i desiderata dell’ex Lazio. Adeguamento di due anni, quindi se l’accordo attuale scade nel 2025 la società nerazzurra farà di tutto per portare il legame con l’allenatore piacentino fino al 2027.
Poi ci sono anche le garanzie sul mercato: l’allenatore ha già ottenuto gli acquisti a parametro zero di Taremi e Zielinski. Altri colpi alla Marotta che consentono di guardare al futuro con più serenità. Ancora aperta è la questione Barella, successiva a quella Lautaro. Puntini di sospensione che avranno presto una conclusione.
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Obiettivo seconda stella
Occorre soltanto aspettare Zhang: i primi segnali di futuro arriveranno non appena il proprietario dei nerazzurri sarà a Milano. Vale a dire in giugno, per dare seguito alle “cose formali” – citando una vecchia conoscenza della Milano rossonera – e risolvere tutto quello che ancora oggi non torna. C’è volontà reciproca di andare avanti, ma senza affrettare i tempi. C’è accordo su tutto e con tutti, ma prima la seconda stella sul petto. Prima il dovere e poi il piacere, un mantra che funziona soprattutto ad alti livelli.