Per molti anni della sua carriera Francesco Totti è stato astemio concedendosi solamente qualche sgarro.
Quando Francesco Totti debuttò in Serie A, nel lontano 1993, si presentò ai suoi tifosi con un fisico esile e snello ma non ancora esplosivo. Il suo metabolismo, infatti, ogni volta che mangiava qualcosa in più, lo portava ad ingrassare. Proprio per risolvere questo problema, intorno ai 20 anni, Totti chiese aiuto ad un esperto per curare la sua alimentazione, Vito Scala.
Quest’ultimo, infatti, arrivò a diventare per il capitano della Roma un vero e proprio secondo padre che lo ha seguito per tutta la sua carriera. Proprio Scala suggerì a Totti di iniziare ad allenarsi sempre qualche minuto prima dei suoi compagni squadra, un suggerimento che si è rivelato più che giusto guardando la carriera avuta dal “Pupone”.
La dieta seguita dal giocatore gli ha permesso di recuperare in fretta dagli infortuni
A svoltare la carriera di Totti però è il suo incontro con Zeman. L’allenatore boemo, infatti, propose al numero 10 di giocare più decentrato. Per farlo però il giocatore doveva possedere un fisico più asciutto ed agile. Così Francesco, affidandosi completamente al suo allenatore, perse altri 5 kg e si ritrovò in uno stato di forma mai avuto fino a quel momento.
Persino la sua compagna, Ilary Blasi, gli ha sempre imposto un regime alimentare sano che ha portato col tempo il calciatore a fare a meno di merendine, bibite gassate etc. Infine, la sua alimentazione è stata molto utile anche per recuperare in fretta dagli infortuni.
L’esempio più famoso, in questo caso, è il problema alla caviglia che ha rischiato di fargli saltare il mondiale, guarito solamente in 4 mesi. Dopo la finale vinta con la Francia nel 2006, quindi, Totti, diede addio agli azzurri lasciando la Nazionale a soli 30 anni. Una scelta, probabilmente, che gli ha decisamente allungato la carriera potendo pensare solamente agli impegni della Roma.