Sono anni che Sergej Milinkovic-Savic è sulla bocca sportiva di tutti. Di tutte le squadre italiane che lo vorrebbero come rinforzo del centrocampo.Di tutte le squadre europee che lo vorrebbero come uomo leader per la loro linea mediana.
Quando si arriva a maggio sembra sicuro il suo addio alla Lazio. A giugno e luglio si rincorrono le voci e le cifre per la sua cessione. Ad agosto lavora con i suoi compagni a Formello e a settembre è sempre al suo posto, titolare tra le file della compagine biancoceleste.
Il perché è quasi completamente riconducibile all’istrionicità del presidente Lotito che ama fomentare il mercato ma, fino ad ora, non ha mai accettato (o ricevuto) le offerte giunte al suo cospetto per il centrocampista serbo. Sono in effetti sempre meno le squadre in grado di offrire i 70 milioni di euro che il giocatore, attualmente, vale.
Andiamo quindi ad esaminare le prestazioni delle ultime 6 stagioni del calciatore, stagioni vissute interamente in casa Lazio dopo il suo trasferimento dal Genk.
La carriera alla Lazio di Milinkovic-Savic
2015-2016: Prima stagione in forza agli aquilotti. 35 partite, 3 reti ed un assist. Il suo inserimento viene avviato consegnandogli le chiavi del settore centrodestra del terreno da giuoco. 9 ammonizioni ed 1 espulsione. La media voto e la fanta media, in campionato, sono appena sufficienti. Compagni di squadra nel settore con più presenze: Mauri, Felipe Anderson, Lulic, Parolo, Biglia.
2016-2017: Simone Inzaghi completa la trasformazione della sua squadra spostando di fascia il forte giocatore balcanico ed affidandogli il settore sinistro del campo. Sergej lo ripaga con un deciso boom delle prestazioni. 39 partite, 7 reti e 7 assists, meno ammonizioni (8) e nessuna espulsione. media voto 6,22 e fanta media di 6,63 (solo in serie A). Compagni di squadra nel settore con più presenze: Mauri, Felipe Anderson, Lulic, Parolo, Biglia, Luis Alberto.
2017-2018: Milinkovic-Savic spadroneggia e si impone agli occhi dei propri tifosi e a quelli delle altre squadre. Sempre più uomo a sinistra con chiare propensioni d’attacco entra prepotentemente sul podio dei 3 top players del centrocampo in Italia grazie alle 14 marcature e agli 8 passaggi da ultimo uomo. In serie A 6,49 di media voto e 7,49 di fanta media per lui. Le ammonizioni aumentano ma anche l’intensità agonistica che mette in campo. Compagni di squadra nel settore con più presenze: Felipe Anderson, Lulic, Parolo, Lucas Leiva, Luis Alberto.
2018-2019: MVP della stagione per il centrocampo. Meno goals, meno assists ma viene chiamato a coprire più ruoli visto anche la cessione del talentuoso Anderson. La Lazio, visti alcuni risultati negativi, cambia modulo e comincia a giocare con il 4-3-2-1. Come si evince dall’Heatmap, relativo alle serie A, deve impegnarsi praticamente uniformemente su tutto il settore centrale, coprendo la difesa e avanzando. Ciò comporta una minore lucidità in fase realizzativa e di assistenza penalizzando i numeri “bonus” del serbo. Poco male; la giuria lo premia come miglior uomo a tutto campo della mediana. Compagni di squadra nel settore con più presenze: Lulic, Badelj, Parolo, Lucas Leiva, Luis Alberto, Correa.
2019-2020: Con l’impiego praticamente in pianta stabile di Senad Lulic sulla fascia sinistra e la reintroduzione del caro vecchio 3-5-2, Sergej viene dirottato dall’altra parte del campo dove, in un certo senso, deve ricominciare a prendere confidenza con la zona che l’aveva visto esordire in maglia biancoceleste. Il cambio si sente tutto anche se le prestazioni, rispetto alla stagione precedente vissuta come “factotum”, migliorano: 6,19 di media voto e 6,72 come fanta media, 8 goals e 8 assists. Compagni di squadra nel settore con più presenze: Lulic, Lazzari, Cataldi, Parolo, Lucas Leiva, Luis Alberto.
2020-2021: Simone Inzaghi insiste e lo mantiene sul settore centro-destra del campo da giuoco alternando Marusic, Lulic e Fares dall’altra parte. Milinkovic però, cresciuto come giocatore, sembra più veloce nell’assimilazione tattica del match e, a questo punto della stagione con 10 gare ancora mancanti, ha messo a tabellino già 6 reti e fatto 10 assists con una media voto quasi a livello della sua migliore stagione nel massimo campionato targata 2017-2018 (6,49 allora, 6,30 adesso). Compagni di squadra nel settore con più presenze: Lulic, Lazzari, Cataldi, Parolo, Lucas Leiva, Luis Alberto, Fares.
Cosa aspettarsi
L’impressione, visti i numeri, è che il centrocampista sia effettivamente un uomo in grado di spostare gli equilibri. Ma solo in determinate situazioni. Non esiste al mondo nessun giocatore, tranne forse il Ronaldo ed il Messi di 4 o 5 anni fa, in grado di farti vincere un campionato. Badate bene. Il campionato, non una partita. Il top player è un giocatore capace di incidere nel corso della stagione praticamente in ogni match; un ottimo giocatore incide solo in alcuni incontri.
Milinkovic‑Savic non è più solo un ottimo giocatore ma deve ancora fare l’ultimo passo per divenire un top-player di ruolo. Ancora troppo legato alla qualità di chi lo circonda e, forse, ancora alla ricerca di una sua posizione ben definita in campo. Siamo però certi che in questa stagione migliorerà il suo bottino di bonus per la gioia dei suoi fantallenatori; per quanto concerne il proseguo della carriera potrebbe trovare la sua definitiva consacrazione se l’approdo ultimo fosse in una squadra dotata di un elevato tasso tecnico e parzialmente già rodata ai vertici delle massime competizioni nazionali ed europee.
Quindi giocare si ma meglio farlo con i migliori; ciò potrebbe aiutarlo a compiere il salto di qualità tanto agognato.