Il discorso del Premier Conte del 26 Aprile, con la comunicazione del 18 Maggio come possibile data per la ripresa gli allenamenti per gli atleti professionisti, ha dato l’ennesimo colpo alla tabella di marcia ipotizzata dalla Lega Calcio e dai club di Serie A per tentare di portare a termine la stagione.
Fino al momento della conferenza del Premier, il 4 Maggio sembrava essere ormai cosa certa, tanto che i club avevano iniziato a preparare i propri centri sportivi pianificando i mini ritiri in isolamento per rispettare il protocollo di sicurezza stilato dalla Lega.
Ad oggi, invece, fino al 18 Maggio sarà proibito anche l’allenamento individuale dei giocatori presso gli impianti delle società o in aree pubbliche.
Il Presidente della FGIC Gravina sta tentando di trattare con le istituzioni per cercare di convincerli ad autorizzare per lo meno l’allenamento individuale dei giocatori nelle strutture dei vari club a partire dal 4 Maggio in modo da evitare di andare troppo in là per la ripresa del campionato.
La Lega, infatti, considera il 14 Giugno come ultima data utile per poter riprendere le ostilità; se si dovesse sforare quella data, la possibilità che il campionato venga definitivamente sospeso potrebbe diventare realtà.
Ecco un estratto del comunicato rilasciato del n° 1 della FGIC:
“Lavoriamo per far ripartire il calcio in sicurezza, non per farlo ripartire e basta.
Continueremo a dialogare con le istituzioni animati dallo spirito di collaborazione che ci ha sempre contraddistinto, avanzando proposte, recependo osservazioni e proponendo soluzioni… La Commissione medico scientifica della Figc ha stilato un protocollo molto rigoroso, come hanno fatto tutti gli altri settori che ambiscono alla ripartenza; ma siamo pronti ad integrarlo e a modificarlo recependo le indicazioni dello stesso Comitato, del CONI e riconoscendo l’Fmsi quale riferimento scientifico per armonizzare il tutto. Una volta migliorato, ci potranno essere tutti i presupposti per il via libera definitivo al 18 maggio”
Le pressioni da parte della UEFA
Intanto arrivano anche le pressioni da parte della UEFA che vuole sapere i dettagli della ripresa del campionato entro il 25 Maggio per poter organizzare anche la conclusione di Champions ed Europa League.
Ricordiamo che la UEFA ha inviato dei finanziamenti a tutte le federazioni per un totale di 236 milioni di euro (4,3 milioni ciascuna) per sostenerle in questo periodo di crisi e mancanza di introiti.
Introiti per la Serie A che sarebbero messi ancora più in crisi in caso della mancata ricezione dei diritti TV previsti per il 1° Maggio. I network pay-tv, infatti, potrebbero decidere di non versarli nel caso in cui non ci sia certezza della ripresa.