Luciano Spalletti prepara il tour in America, con la partita d’esordio tra Italia e Venezuela: ecco le sue scelte tattiche.
Tutto pronto per Italia-Venezuela, la partita che aprirà ufficialmente il tour americano della Nazionale. Luciano Spalletti è stato chiaro, le sfide programmate negli Stati Uniti saranno fondamentali per il futuro, soprattutto perchè il Commissario Tecnico penserà a consolidare quella sarà probabilmente la rosa in vista degli Europei 2024. Dopotutto, questa sarà una delle ultime amichevoli prima del torneo per difendere il titolo europeo vinto con Roberto Mancini.
Le idee di Spalletti per Italia-Venezuela
La prima novità di Spalletti potrebbe essere il cambio di modulo, con l’Italia pronta a scendere in campo con il 3-4-2-1. Se qualcuno pensava o ipotizzava dei cambiamenti in porta, si dovrà ricredere: la fiducia del ct sorride ancora a Gianluigi “Gigio” Donnarumma, chiamato a difendere i pali degli Azzurri con la formazione sudamericana e soprattutto a vestire probabilmente la fascia di capitano nell’undici titolare.
La vera sorpresa è la difesa, che prova ad alternare grande esperienza e giovani emergenti. La linea a “3” scelta dall’allenatore toscano vedrà scendere in campo dall’inizio Gianluca Mancini, Alessandro Buongiorno e Alessandro Bastoni. Un reparto che, probabilmente, ha visto un aggiustamento in corso d’opera, considerato anche il fatto legato al ritorno a casa di Francesco Acerbi per il caso Juan Jesus.
I dubbi del ct azzurro in America
Salendo a centrocampo, cominciano a emergere i primi dubbi del ct toscano. Lascia discutere la scelta di non convocare Bryan Cristante, che invece con la Roma si sta rivelando tra i volti più autorevoli nei successi targati Daniele De Rossi. L’Italia in mediana punta molto sulla concretezza e la spinta delle fasce. Al centro spazio alla grinta di Nicolò Barella e soprattutto i piedi di Jorginho, con Spalletti che si augura nuove magie da parte dell’italo-brasiliano in vista degli Europei. Sulle fasce spingeranno Giovanni Di Lorenzo e Federico Dimarco, quest’ultimo tra i migliori dell’Inter in questo momento storico.
Sull’attacco, Spalletti decide di riscrivere praticamente il reparto avanzato. Basta le ali, inserendo invece due trequartisti con piedi buoni e senso del dribbling. Dietro a Mateo Retegui, chiamato a svolgere il ruolo di vice Immobile, si troveranno Lorenzo Pellegrini e Federico Chiesa. Se il capitano romanista gioca in quel ruolo anche con De Rossi, una rivoluzione tattica vedrà l’attaccante della Juventus, storicamente più utilizzato sulla fascia e in caso accentrarsi con la palla al piede. Anche per il centravanti del Genoa sarà una prova di maturità, considerato come il ct vorrebbe promuoverlo come titolare dell’Italia in vista degli Europei.