Fiorentina pensa al futuro senza dimenticare il passato. Primo allenamento dopo la morte di Joe Barone. Il tributo da brividi.
Preparare, scandire, senza dimenticare. Queste le fasi che sta attraversando la Fiorentina dopo il lutto per la morte improvvisa di Joe Barone. Non c’erano avvisaglie che stesse male, ma un infarto in pochi giorni ha detto la sua su una vita sempre al top fra mercato, passioni e calcio.
Quegli ingredienti che ritrovano i viola oggi, dopo essersi asciugati le lacrime: la parola d’ordine è ricordo. Andare avanti sì, ma senza dimenticare un uomo che ha fatto la storia recente di Firenze e della Fiorentina. Stimato, apprezzato, persino imitato. Barone era questo, ma anche molto altro. I dirigenti che restano oltre a commuoversi – come ha fatto Commisso di recente – devono tramandare l’esempio.
Joe Barone, tributo da brividi della Fiorentina
Allora possono ripartire da dove aveva lasciato lui: presenza al campo per un raccoglimento condiviso. Tutti in cerchio, prima di cominciare la sessione, ricordando Joe Barone. Altri modi non ce ne sono. La maniera migliore è continuare nel suo nome. Per questo la Fiorentina tiene le bandiere a mezz’asta, ma porta in alto i cuori con un ultimo saluto d’altri tempi.
Quasi una danza in suo ricordo. Come se non fosse mai andato via. La sensibilità passa anche da questo, perchè è vero che c’è il Milan alla prossima. Il gioco, però, funziona soltanto attraverso le motivazioni. Onorare il campo per un amico può essere quella giusta, tanto per i giocatori quanto per chi è in panchina. Italiano in primis.
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Un posto tra i grandi
L’avventura viola ricomincia da qui, attraverso un lutto che somiglia a un punto e a capo. Scrivere una nuova storia si può, ma deve poggiarsi sulle fondamenta lasciate dai grandi. Barone si è appena guadagnato un posto lì in mezzo.